paura del dentista

Ereditare la paura

Il ruolo della genetica nella fobia del dentista

La paura del dentista non è certo qualcosa di insolito. Alcuni non chiudono occhio la notte prima di un appuntamento, ad altri, invece, basta mettere piede dentro a uno studio dentistico per mostrare i più classici segni di nervosismo. C’è anche chi, però, riesce a rilassarsi completamente quando si siede sulla poltrona, arrivando addirittura ad addormentarsi.

Cosa fa sì che questa tensione si manifesti in modi completamente differenti nei singoli individui? Cosa innesca la famosa ‘paura del dentista’?

Paura ereditata

Facciamo un veloce salto nel 2013, quando i neuroscienziati Brian Dias e Kerry Ressler pubblicarono su Nature Neuroscience i risultati di un loro curioso esperimento. La loro teoria era che, qualora esposto in maniera sistematica a due stimoli differenti, un essere vivente avrebbe presto individuato una relazione causa-effetto tra i due per poi tramandare geneticamente tale informazione. Più semplicemente, i due studiosi esposero dei topi maschi all’odore dell’acetofenone (primo stimolo) per dargli una piccola scossa elettrica subito dopo (secondo stimolo). E’ stato sufficiente vivere l’esperienza poche volte perché i topi iniziassero a mostrare ansia e nervosismo solo alla presentazione del primo stimolo. Il test proseguì con la raccolta di alcuni campioni di sperma degli esemplari sottoposti all’esperimento, fecondando poi dei topi femmina. La prole nata, incredibilmente, manifestava la stessa reazione avversa all’acetofenone senza aver mai fatto esperienza della scossa.

L’anestesia e la paura del dolore

Cosa c’entra tutto ciò con la paura del dentista? L’anestesia locale, la quale nasce a cavallo tra la seconda metà dell’800 e l’inizio del ‘900, inizia a essere utilizzata ordinariamente dagli anni sessanta in poi. La paura del dentista può certo essere trasmessa a livello sociale ma molto probabilmente anche per via “epigenetica”, in particolar modo da quei pazienti che nei decenni e nei secoli passati sono incorsi in eventi odontoiatrici spiacevoli. Al giorno d’oggi, però, lo stimolo (dolore fisico) viene rimosso attraverso l’anestesia ma, sebbene consci del suo utilizzo, molti pazienti si innervosiscono e si contraggono esattamente come se non fosse stata somministrata.

Tuttavia, comprendendo e interiorizzando il funzionamento di tali meccanismi, si possono combattere queste paure tramandate, vivendo la visita dal dentista con maggiore serenità.

Come dice Dias, modificare questi atteggiamenti permetterà al paziente di vivere un’esperienza rilassata ma soprattutto risparmierà ai suoi eredi una paura ingiustificata.

SITOGRAFIA

2014, Brian G Dias, Kerry J Ressler, Parental olfactory experience influences behavior and neural structure in subsequent generations, PubMed: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24292232/.