
i denti del giudizio
le risposte alle domande più frequenti riguardo ai terzi molari, comunemente noti come denti del giudizio

1. Perché i terzi molari si chiamano denti del giudizio?
I denti del giudizio prendono questo nome dal fatto che sono gli ultimi denti che erompono e mediamente questo avviene verso i 20 anni, età in cui si raggiunge la maturità. Interessante sapere che anche la capacità cranica massima (sviluppo cerebrale) è raggiunta mediamente a 20 anni.
2. Perché crescono storti?
La capacità cranica dell’Homo Habilis ed Erectus era limitata rispetto a quella dell’Homo di Neanderthal e Homo Sapiens. Il volume maggiore occupato dal cervello ha richiesto un aumento di volume del neurocranio e una relativa diminuzione dello splancnocranio (parte anteriore deputata a respirazione e alimentazione).
Ne è conseguita una modificazione della mandibola la cui parte orizzontale si è verticalizzata con il risultato di una diminuzione dello spazio per i denti.
È anche vero che con l’introduzione del fuoco e dei cibi cotti, la superficie masticante si poteva ridurre causa un minor impegno dell’apparato masticatorio.
Risulta così che l’evoluzione della specie è responsabile dei problemi associati all’eruzione dei terzi molari inferiori che si possono considerare denti in via di estinzione. Spesso, infatti, se ne può riscontrare agenesia (mancano cioè i germi). Quando sono presenti, non trovano lo spazio sufficiente per erompere correttamente creando problemi.
3. E’ vero che i denti del giudizio spostano i denti creando affollamento anteriore?
Per i dentisti è difficile credere che la spinta eruttiva di un singolo elemento riesca a spostare sette denti anteriormente ad esso. Tuttavia questa è una percezione riferita da tutti i pazienti ed è anche vero che gli ortodontisti preferiscono estrarre i germi dei terzi molari per creare spazio e facilitarsi le terapie che prevedono spostamento dei denti.
4. Perché estrarre i denti del giudizio?
Ci sono due motivi fondamentali per i quali conviene procedere all’estrazione dei denti del giudizio:
- spesso, viste le difficoltà che trovano nell’eruzione, restano parzialmente coperti dalla gengiva per un certo periodo di tempo durante il quale si forma uno spazio, una tasca fra dente e gengiva, in cui si infiltra placca che può essere causa di un ascesso, con relativa sintomatologia di dolore. Classico quello coincidente con l’esame di maturità;
- quando erotti restano comunque denti difficili da raggiungere nelle manovre di igiene orale con la conseguente facilità di sviluppare patologia cariosa, a volte compromettente anche il dente adiacente.
5. Quando conviene estrarli?
E’ preferibile, perché molto più facile, procedere con l’estrazione prima dei 25/30 anni, perché non sono ancora ben ancorati all’osso. Inoltre è sempre bene gestire i tempi dell’intervento e non trovarsi a dover affrontare l’intervento di chirurgia e la fase di guarigione in momenti dettati da urgenza.
6. E’ doloroso estrarre i denti del giudizio?
Con elevata frequenza i denti del giudizio superiori sono un tipo di estrazione semplice, in quanto l’osso del mascellare è più elastico.
I racconti sulle estrazioni difficili son sempre riferite ai molari inferiori che son più spesso mal posizionati, di forme anatomiche complesse (radici curve) e inseriti in osso poco elastico quale è quello della mandibola.
Al fine di gestire al meglio le procedure di estrazione è necessario un adeguato esame radiologico (rx endorali, eventualmente ortopantomagrafia e dove necessario TAC).
Con un’adeguata diagnosi e un’anestesia correttamente eseguita come sempre, si ridurranno i tempi e l’affaticamento intraoperatorio del paziente. Di conseguenza sarà minore anche il dolore sia intra che postoperatorio e più veloce il processo di guarigione.
7. Si corrono rischi durante l’estrazione dei denti del giudizio?
Anche se viene considerata un’operazione di routine, l’estrazione di un dente del giudizio può presentare alcuni rischi.
La radice del dente del giudizio si trova a volte molto vicina al nervo alveolare che durante l’estrazione con frese potrebbe essere danneggiato.
Un’adeguata diagnosi, un’esperta manualità e un’adeguata attrezzatura (chirurgia piezoelettrica) riducono quasi a zero i rischi di lesione del nervo mandibolare (con eventuali ma risolvibili parestesie residue) che potrebbero essere associati all’estrazione.
8. Vanno estratti tutti e quattro assieme ?
Per ovvi motivi di comodità di masticazione si preferisce in genere estrarre prima i due denti di un lato e – a guarigione avvenuta – procedere con i due dell’altro lato.
9. E’ necessaria l’assunzione di antibiotico dopo l’estrazione?
L’assunzione di antibiotico è necessaria solo nei casi ove l’estrazione sia particolarmente impegnativa.
10. Quali accorgimenti seguire in seguito all’estrazione dei denti del giudizio?
La nostra Clinica Dentale, attiva su pazienti provenienti dal territorio di Treviso, Padova, Vicenza e Belluno, offre un “protocollo di guarigione personalizzato” che prevede un’adeguata ed esauriente spiegazione delle procedure postoperatorie, da effettuare a casa, che viene poi consegnata come promemoria in cartaceo. Il chirurgo è raggiungibile telefonicamente del paziente 24 ore su 24 per eventuali necessità o dubbi e per la tranquillità psicologica del paziente di essere completamente assistito nel processo di guarigione.